Otranto – Porto Badisco
Durata Escursione: circa 3h
Partenze
- ore 10:00
- ore 15:30
(potrebbero subire variazioni)
2 soste bagno
da circa 45min ognuna
Aperitivo in Barca
durante l’ultima sosta (snacks, bevande analcoliche e prosecco)
Toilette e doccetta
acqua dolce a bordo
Partenza con minimo 10 passeggeri paganti
massimo 42 passeggeri
(Per gruppi più numerosi, contattarci, cercheremo di trovare una soluzione insieme, es. dividere in due il gruppo, seconda imbarcazione)
Consigli su cosa portare e come vestire
- abbigliamento da mare (costume e asciugamano)
- maschera e pinne
- crema solare
- in giornate ventose è consigliabile portare un cambio per eventuali schizzi d’acqua sollevati dal vento (nel mese di settembre eventualmente portare un kway)
Descrizione
Bellissima escursione di 3 ore circa a bordo della comoda e accessoriata barca “Hydra” con partenza dal porto di Otranto, direzione sud, per visitare un tratto di costa adriatica salentina che sorprenderà i visitatori per le sue scogliere incontaminate, i suoi colori e per il suo mare turchese e blu profondo.
Il primo luogo che ammireremo dal mare è appunto “Otranto”, una delle mete più ricercate del turismo pugliese, comune di circa 5.600 abitanti, antico centro greco-messapico e romano, poi bizantino e più tardi aragonese che si sviluppa attorno all’imponente castello e alla cattedrale normanna. Sede arcivescovile e rilevante centro turistico, ha dato il suo nome al Canale d’Otranto e alla Terra d’Otranto, antica circoscrizione del Regno di Napoli. Nel 2010 il borgo antico è stato riconosciuto come Patrimonio Culturale dell’UNESCO quale Sito Messaggero di Pace. Fa parte del club “I borghi più belli d’Italia”.
Fuori dal centro abitato di Otranto, troviamo la nostra prima tappa: “Torre del Serpente”, torre simbolo della città, rappresentata sullo stemma e sulla bandiera con un serpente avvinghiato intorno la torre stessa.
Proseguendo la navigazione si passa affianco “Baia Palombara” il cui nome deriva da una grotta all’interno della quale nidificano i colombi (“palombi” in dialetto salentino da qui il nome “Palombara”), oltrepassando “Punta Facì” con le diverse grotte sottomarine, si raggiunge la “Baia delle Orte”, dove il blu cristallino del mare si mescola al verde splendente della vegetazione e al rosso ocra del terreno ricco di bauxite, estratta dalla cava ivi presente a partire dal 1940 al 1976, anno in cui venne dismessa e si iniziò gradualmente a formare il lago (“Lago di Bauxite”) al centro della cava stessa, qui la presenza della bauxite rende l’acqua di un colore verde, che contrasta con il rosso intenso delle pareti della cava, il lago di bauxite è circondato da zone di pineta e macchia mediterranea con flora tipica del posto.
Navigando oltre la baia si arriva nel punto più ad est d’Italia, “Capo d’Otranto” ove vi è presente il “Faro della Palascia” meta ogni anno, il primo Gennaio, delle numerosissime persone che vengono a vedere per prime, la prima alba del nuovo anno, in questo luogo (40° parallelo) secondo le convenzioni nautiche vi è la divisione geografica tra il Mare Adriatico e il Mare Ionio, inoltre la costa albanese dista da qui soli 73-74km, in alcune giornate, dalla costa otrantina, si possono distintamente vedere le montagne della costa albanese.
Proseguendo si arriva all’isolotto di “Sant’Emiliano”, isolotto di rocce che prende il nome dalla torre costiera che si affaccia sul mare, una delle tantissime torri costiere che si trovano lungo la costa salentina, le quali avevano la funzione di torri di avvistamento. Poco prima di raggiungere l’ultima tappa del tour, all’interno della costa è presente “La grotta dei Cervi” il complesso pittorico neolitico più imponente d’Europa, all’interno di questa grotta sono stati scoperti pittogrammi fatti con il guano di pipistrello e ocra rossa, rappresentanti cacciatori, animali, oggetti, simboli magici, geometrie astratte e molte scene di caccia ai cervi (da cui deriva il nome della grotta) risalenti appunto al periodo neolitico.
Ultima tappa del tour è “Porto Badisco” frazione di Otranto ed estrema parte della città (10 km a sud), luogo in cui è presente, incastonata tra le rocce, al termine del canale, una delle pochissime, se non l’unica spiaggia, da Santa Maria di Leuca a Otranto, in questo luogo si dice che approdò Enea, descritto nell’Eneide di Virgilio, nel suo viaggio in Italia dopo la fuga da Troia.
A seguito delle soste bagno e alla fine dell’aperitivo, viene salpata l’ancora per poi terminare il tour nel porto di Otranto.